Allegri: "Puntiamo al secondo posto"
 Interviste
 22 Aprile 2023 Fonte:
Gazzetta dello Sport
"Sarà una partita difficile perché vorranno fare più punti possibili per vincere il tricolore. Noi però dobbiamo rimanere tra le prime quattro"
Non c'è voglia di rivalsa, nonostante la cinquina dell'andata, ma solo di “arrivare fino in fondo” nel migliore dei modi, che per Massimiliano Allegri significa “qualificarsi per le due finali, di Coppa Italia ed Europa League, e il secondo posto in campionato”. Però battere un Napoli “che ha ammazzato la Serie A, tenendo un ruolino di marcia impressionante” ed è lanciatissimo verso lo scudetto sarebbe un grande orgoglio e anche un bel modo per rialzarsi dopo le due sconfitte di fila contro Lazio e Sassuolo. “Saranno arrabbiati perché sono stati eliminati dalla Champions ma stanno bene fisicamente e poi per loro Napoli-Juve è sempre Napoli-Juve. Sarà una partita difficile perché vorranno fare più punti possibili per vincere il tricolore. Noi però dobbiamo rimanere tra le prime quattro e avere il secondo posto come obiettivo”.
NIENTE ALIBI — La novità è tornare a giocare in A con 15 punti in più, anche se del futuro non c'è certezza: “Abbiamo dovuto resettare tutto, riadattarci alla classifica, ciò che abbiamo fatto lo abbiamo fatto bene ma ora dobbiamo fare meglio. Dobbiamo riempire tutto maggio giocando 58 partite che sono il massimo in una stagione. Non so se il campionato è regolare, noi abbiamo fatto il possibile dopo la penalizzazione, è normale che ci siano stati dei condizionamenti ma non voglio alibi. Dopo la penalizzazione c'è stato un lavoro quotidiano fatto da tutti, si è creato un equilibrio dentro la squadra. È vero che ci siamo compattati, ma magari se non ci avessero tolto i punti ora ne avremmo dieci punti, perché il condizionamento è difficile da spiegare. Come abbiamo fatto prima pensiamo solo al campo perché abbiamo un obiettivo importante: vogliamo giocare la Champions League il prossimo anno”.
PUNTE IN CRISI — L'attacco però vive un momento no: nelle ultime 10 partite solo 4 reti sono arrivate dal reparto offensivo. Il simbolo della crisi è Vlahovic, che non segna in A da inizio febbraio (Salernitana-Juve): “Non sono preoccupato, ha fatto un buon allenamento e l'ho visto sereno. Fa parte di un percorso di crescita, non è certo diventato scarso. Non è lui il responsabile della Juve, perciò deve rimanere tranquillo. È un momento in cui gli attaccanti hanno difficoltà e sono meno fortunati, ma sono sicuro che siccome sono bravi ci daranno una grossa mano e torneranno a fare gol”.
BREMER DA VALUTARE — In difesa il dubbio è Bremer, che è uscito per un problema fisico con lo Sporting: “Non ha nulla ma devo vedere stamattina se può giocare, però Bonucci e Rugani stanno bene, De Sciglio è a disposizione poi devo vedere chi ha recuperato degli altri”. Probabile che si torni al 3-5-2 con Milik accanto a Vlahovic e qualche cambio in mezzo. Non Rabiot, ormai in versione bomber: “Adrien ha ancora margini di miglioramento nel tiro da fuori e nella distribuzione in verticale della palla. Nonostante questo sta facendo una stagione straordinaria. Napoli? Noi non abbiamo voglia di riscatto, ma solo voglia di battere in Napoli che in trasferta ha fatto benissimo e che è una squadra forte. Sarebbe importante portare a casa una vittoria. C'è voglia di arrivare in fondo, abbiamo fatto tanto ma non ancora tutto”.
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